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A.S.D. ODORISIANA
Indimenticabile
Indimenticabile
News pubblicata il 22-05-2018
Sette giorni. 
In fondo, passano in fretta, domenica è dietro l'angolo, un giro di giostra nel calendario della vita per salire poi sull'altalena delle emozioni biancoverdi ed eccola lì, la partita tanto attesa. In fondo l'attesa cos'è, se non la richiesta di addolcire ricordi lontani e dolorosi come Porta Palazzo e Fresa, allontanare quel vuoto nello stomaco, doloroso per l'anima, ansiogeno per lo spirito. Uno, due, tre, quattro, cinque, sei... sette, ci siamo finalmente, Real Casale e Odorisiana. La classifica recita: Palena campione con 64 punti, appaiate a 59 le due sfidanti: dannati scontri diretti.
Le bandiere sventolano, le voci sono calde, i giocatori pronti. 
Ha inizio la madre di tutte le partite, entrambe le formazioni non hanno mai disputato un campionato di Prima Categoria, le attese salgono vertiginosamente in ogni singolo secondo che divide Real e Odorisiana dal triplice fischio. L'Odorisiana ha il controllo della situazione, Di Matteo, Della Penna e D'Alessandro prendono per mano il destino dei propri compagni, decidendo di incidere da subito sul match sciorinando calcio di buonissimo livello. Quindicesimo, cross da destra per Di Matteo, la palla rimane lì: mani, calcio di rigore. Comunque vada, sarà indimenticabile.
Di Matteo, l'Airone bellico, si presenta sul dischetto, l'ansia sale a livelli vertiginosi, rincorsa, destro, goooooooallllllll!!! L'Odorisiana è in vantaggio, forse i sogni non sono solo evanescenti sensazioni. L'Odorisiana spinge con la consapevolezza di chi ha in mano il proprio destino, di chi sa che un'occasione del genere, con quelle modalità, probabilmente passa una volta nella vita di un calciatore di provincia. Ancora Della Penna e Di Matteo, sempre loro, il 7 ispira, come se fosse posseduto da un irrequieto Cruijff(il doppio di sette è quattordici), il 9 realizza.
Allora i sogni esistono, non hanno fine con le prime luci del mattino, ma si protraggono nell'animo di chi osa. Due a zero.
Ma in realtà, sapevamo tutti che non sarebbe stato così semplice, non con l'Odorisiana di mezzo. 
Ripresa, i ragazzi di mister Marrocco perdono la lucidità neccessaria all'impresa, il Real sale in cattedra con un cinismo encomiabile. L'asse Della Penna-Di Matteo si spezza, Johann deve uscire dal campo per infortunio. Lanza accorcia di testa, Scardapane travolge l'entusiasmo odorisiano. Se qualcuno fosse passato proprio in quell'istante tra gli encomiabili Vecchia Maniera e ne avesse toccato anche ad uno solo il cuore, si sarebbe accorto che per qualche secondo quest'ultimo aveva smesso di battere per l'amarezza. Pareggio meritato, anzi, ad un soffio dal novantesimo il Real avrebbe la possibilità di vincere, ma la palla non entra. Si rischia l'infarto, la partita è agonica, i supplementari sono crudeli per gli orange, con Di Matteo che per poco non rompe la traversa e Berko e Civico che non riescono a metterla dentro. Due a due, il Real Casale conquista a denti stretti un inedito salto di categoria frutto di una maggior costanza nel periodo caldo del campionato, per aver battutto due volte l'Odorisiana, per aver saputo essere lucido quando la palla scottava. Applausi a loro. 
All'Odorisiana è mancato un pizzico di cinismo, ma soprattutto ha buttato un secondo posto, se non una promozione diretta perdendo partite fondamentali. Se avesse totalizzato sei punti in più avrebbe vinto il proprio girone con un punto sul Palena. Rimane il sudore versato, l'emozione ad ogni tocco di palla, ad ogni goal realizzato.
Tira aria di cambiamento.  
A prescindere dall'esito, non ci dimenticheremo mai di questa partita, ricorderemo per filo e per segno chi avevamo a fianco, cosa stavamo facendo un attimo di esultare o imprecare, soprattutto non dimenticheremo quanto abbiamo provato in ogni istante del match. 
Un ringraziamento speciale va a Graziano Menna, inattaccabile presidente che dovrebbe comunque rimanere come dirigente. Saper capire quando lasciar spazio agli altri è una grande virtù. 
Grazie alla dirigenza tutta per l'impegno profuso.
Grazie mille ad ogni singolo giocatore biancoverde e a mister Marrocco, ci avete fatto emozionare davvero. Peccato per il finale.
Infine, ma non per importanza, ringrazio ed abbraccio idealmente i miei amici, compagni di vita dei Vecchia Maniera, i quali mi hanno fatto capire, per l'ennesima volta, cosa significhi appartenere ad un gruppo, ad una fede, uniti fino alla fine: una voce, un corpo, un'anima sola.  
Grazie.
                                  Luigi Della Penna