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A.S.D. ODORISIANA
Odorisiana, divertiti
Odorisiana, divertiti
News pubblicata il 25-09-2018
Questa squadra deve avere il tempo per crescere. Manca un punto di riferimento in attacco, una presenza capace di far reparto da sola e trascinare i compagni: l' Odorisiana non ha più questo tipo di giocatore, quindi deve trovare un metodo che riesca ad evitare il piattume della manovra nel quale è prigioneniera, a sua volta collegato alla sterilità/inefficienza offensiva e all'instabilità in difesa, spesso repentina, senza soluzioni di continuità. 
D'accordo, siamo alla secondo giornata, probabilmente è presto per i bilanci, ma in questo caso si tratterebbe di correggere errori evidenti, dove sia possibile e al più presto, prima che la situazione diventi critica e l'aria irrespirabile.
Lo zero nella casella goal realizzati è probabilmente meno critico rispetto al sei in quella dei goal subiti, ma a preoccupare sono le modalità di tale sconforto tecnico, soprattutto nella sconfitta di domenica con il Perano: fino alla prima rete, realizzata da Valerio al 39', i ragazzi di mister Tarquinio hanno tenuto discretamente il campo, nonostante alcune sbandate difensive, rettificate da un buon Mosca e da un coriaceo Latrofa, evidenti riflessi con il senno di poi di quel che sarebbe successo. La prima frazione si conclude sul due a zero. Inizio ripresa, non avviene il tanto sperato cambio di marcia: la manovra è sempre più lenta, prevedibile e macchinosa, pressing inesistente o eccessivo, ai limiti del cartellino giallo, passaggi in orizzontale da proibire ad ogni latitudine, mancanza di collaborazione negli ultimi venticinque metri. Il 4-4-2 fin ora mostrato sarebbe perfetto se ci fosse un giocatore imprevedibile, o molto più semplicemente rendesse possibile il salto di qualità dei compagni: qualcuno ci sarebbe, o almeno ne avrebbe le potenzialità, ma bisognerebbe fargli capire di essere in grado e soprattutto, chi di dovere dovrebbe dirgli di passare il pallone perchè altrimenti rallenterebbe il gioco. Al netto delle assenze, come Capitan Menna e Del Giango, fondamentali, si potrebbe utilizzare un metodo a mio avviso efficace come un modulo offensivo, o forse, molto più semplicemente, dovete liberare i ragazzi dai loro freni inibitori, dite loro di giocare, di divertirsi come se si trovassero in piazza, come quando sognavano di mandare in visibilio un grande stadio di Serie A. L'uomo è libero di essere tale solo nei sogni. Rendeteli realtà. 
In bocca al lupo. 
                                      Luigi Della Penna