"E un anno se ne va, sto diventando grande, lo sai che non mi va."
63 punti totali, 19 vittorie, 6 pareggi e 5 sconfitte, secondo miglior attacco, terza miglior difesa. Terzo posto finale, niente play-off, il 2016-2017 biancoverde assume un gusto dolce amaro, di un piatto bellissimo da vedere, ma rivedibile nel sapore. Poteva essere l'anno buono, invece presumibilmente sarà seguito dal quarto campionato di Seconda categoria, l'ennesimo senza promozione diretta: solo la federazione può cambiare la situazione. In casa imbattibilità conservata, lo Sporting ha tenuto testa ai biancoverdi in una di quelle classiche partite di fine stagione senza pretese e con schemi e posizioni che saltano continuamente. 5 a 3 il risultato finale, Di Matteo, autore di una doppietta, può fregiarsi del titolo di capocannoniere con 32 reti; Vitelli sale a 27 diventando il secondo marcatore del girone F. Rimpianti. Decisivi i passi falsi negli scontri diretti, ma soprattutto le sconfitte con Carpineto, Tornareccio e Sporting Altino: in un campionato d'alto livello come quello appena concluso, ogni errore è stato punito, con l'Atletico Cupello e il Mario Tano che hanno perso rispettivamente due e una partita. Non bisognava certo rasentare la perfezione per arrivare a contendere la promozione diretta, purtroppo cali di concentrazione netti e mancanza di lucidità sotto porta hanno influenzato notevolmente. Quest'ultimo passaggio potrebbe rappresentare un eufemismo, ma è la realtà: due attaccanti da 59 gol, eppure è mancata la giusta dose di cattiveria sotto porta in alcuni frangenti cruciali della stagione.
E' stato comunque un campionato a tratti esaltante, con goleade a profusione in casa, buon calcio, almeno nella parte iniziale del torneo. Da zero a dieci, il futuro oscilla tra il 4 e l'8. Oggi siamo sull'8 perchè l'Odorisiana è un'ottima squadra, forte in tutti i reparti. Forse abbastanza autolesionista, quel pizzico che basta per complicarsi la vita, quindi maledettamente attraente. Sarebbe un peccato se non dovesse essere migliorata.
E ora pagelle, per chiudere in bellezza un'annata significativa, utile a far capire agli addetti ai lavori che la squadra biancoverde rappresenta una realtà consolidata. Partiamo:
Ottaviano 7,5: arriva alla prima giornata per sostituire Mosca (6, per la qualificazione in Coppa con Scerni). Parate spettacolari ed esaltanti, spesso provvidenziali. Temerario, non disdegna gli interventi in uscita e di piede. Speriamo in una conferma.
Mattia Menna 6,5: solido, senza troppi fronzoli, è stato tra i più impiegati da Mister Marrocco. Dedizione alla causa biancoverde, un pizzico di intraprendenza in più non sarebbe guastata.
Nicola Menna 8: granitico, con Ciccotosto ha formato una delle coppie meglio assortite e forti del girone F e non solo. Un pilastro, per lunghi tratti della stagione invalicabile.
Ciccotosto 8: inizio balbettante, prende fiducia mano a mano, fino a diventare leader difensivo, regista arretrato, capitano sempre e comunque. Aggiunge al curriculum due gol in mischia, l'ultimo contro lo Sporting.
Giuseppe Di Giacomo (I) 7: stagione di carattere, presidia la fascia sinistra con carattere, randellando questo e quest'altro. Legna, tanta legna.
Ucci 6: una stagione al di sotto delle attese, spesso supera la sufficienza per il rotto della cuffia. Dalla sua, mette dedizione e fiato, cuore e anima. Vogliamo un 2017-2018 da incorniciare.
Andrea Di Giacomo 6: disputa un solo incontro dal primo minuto, nella sventurata trasferta di Tornareccio, risultando tra i migliori. Meriterebbe ulteriori chanche, avendo appena vent'anni. Si fa trovare sempre pronto.
Carlucci 6,5: maledetti infortuni. Stava dimostrando di poter essere determinante, con la sua concretezza, nei meccanismi biancoverdi. Gol qualificazione con Scerni, in una partita da cardiopalmo.
Lorenzo Menna 7,5: alla Mascherano, con le dovute distanze. Leader silenzioso, giocatore prezioso, oserei fondamentale.
Tarquinio 8: tanta, tanta sostanza a centrocampo. Incursioni velenose, tackle precisi, interventi determinanti. Due gol rappresentano la ciliegina sulla torta.
Del Giango 8: sul podio dei migliori, abbina classe e potenza fisica in dosi massicce. Esegue lanci di rara precisione abbinati ad un giro palla sopraffino. A suo modo leader.
Zerra 7: nella prima parte di stagione risulta essere spesso tra i migliori, poi il rendimento cala e viene relegato a prima scelta dalla panchina. Peccato, la sua classe sarebbe servita.
Fioravante 6,5: arriva nella seconda parte di stagione, si inserisce gradualmente negli schemi odorisiani, per poi rimanerci in pianta stabile. Sensazione vuole che potesse fare di più.
Smiles 7,5: regala numeri d'alta scuola, assist e gol di pregevole fattura. Decisivo nel finale di stagione, sarebbe fantastico un suo ripensamento: è manna per gli occhi.
Loreta 7: gol da attaccante consumato per il momentaneo 3 a 0 sul Villa Santa Maria, inizia alla grande, si affievolisce mano a mano. Quando è in forma unisce grinta e visione di gioco, da centrocampista di lotta e governo. A tratti autoritario, nonostante la poca esperienza.
Mondin 6: spesso entra nella ripresa, quando la situazione diventa rovente. Lotta come pochi, sempre pronto quando occorre. Realizza tre gol, meglio di così?
D'Aiello 6: anche lui utilizzato spesso come tredicesimo, l'impressione è che sia stato poco determinante.
Giuseppe Di Giacomo (II) 6: non disputa un gran numero di partite, penalizzato dal rendimento altisonante dei titolari offensivi. Tre gol nel paniere, attendiamo il salto di qualità.
Giacomo Menna 6: va via a dicembre, in poco più di tre mesi, complice un infortunio, non riesce a dare il massimo, alternando alti e bassi.
Molisani 6,5: si rompe a Tornareccio, alla dodicesima. Peccato, stava scalando posizioni nelle gerarchie offensive, risultando decisivo a Casalbordino alla terza giornata, con un gran gol in pallonetto al 48' della ripresa. Rete all'esordio contro lo Sporting Altino. Valore aggiunto finchè ha potuto.
Vitelli 7,5: 27 reti, spesso bellissime, ma raramente decisivo nei momenti chiave, nei quali sembra nervoso, eccessivamente emotivo. Inizialmente troppo individualista, cresce in altruismo con il passare delle giornate. Bomber di razza quando è in forma, esterno d'attacco a tratti straripante. Giocatore ambivalente: avesse disputato una stagione a livelli costanti, l'Odorisiana avrebbe totalizzato molti più punti.
Di Matteo 9: ha rasentato la perfezione, di lui si ricordano pochi errori, se non fosse per le trasferte ad Atessa e ad Altino. 32 realizzazioni, il peso dell'attacco spesso è gravato sulle sue larghe spalle. Non a caso, a Carpineto e Tornareccio non era presente. Semplicemente antologico.
Meritano una menzione Piscicelli, Mucci e De Filippis, pochi minuti giocati e quindi non giudicabili.
Mister Marrocco 7: cerca di dare stabilità ai suoi ragazzi, alternando il 4-4-2 al 4-2-3-1 e al 4-3-3. Per creare qualcosa di significativo, dovrebbe essere confermato. Le grandi squadre necessitano di un condottiero che conosca i suoi uomini. Crediamoci.
Infine, un ringraziamento alla A.S.D. Odorisiana, alla quale diamo un bel 7, che rappresenti un incitamento a fare sempre meglio, ad intervenire maggiormente nelle questioni tecniche. Un piccolo appunto: l'allenamento è fondamentale e chi vuol capire capisca, senza polemizzare. Un ringraziamento a Graziano Menna, Domenico Stanisci, Armando Menna( il più bel dirigente del Medioalto vastese), Giuseppe Galuppi, Emanuele Gentilucci, Ivan Siviero, Danilo Bellano, Virginia Di Francesco e a tutta la dirigenza biancoverde per avermi dato la possibilità di raccontare le avventure odorisiane, di avermi supportato in questa esperienza che intendo replicare con maggior costrutto.
Dulcis in fundo, 7,5 ai Vecchia Maniera, appassionati come pochi, leali fino in fondo.
A risentirci, grazie mille a tutti voi che avete letto i miei pezzi e che avete supportato i colori biancoverdi. To be continued...
Luigi Della Penna
P.S..
invito tutti i lettori ad assegnare un voto al sottoscritto. Vi sembra giusto che sia solo io a dare giudizi?